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La distorsione della caviglia (1°Parte) Le distorsioni della caviglia costituiscono il 15% di tutti gli infortuni negli atleti, con circa 23000 lesioni dei legamenti della cavigli dichiarati ogni anno (Stati Uniti). La maggior parte degli infortunati recupera completamente, ma nel il 20-40% circa compaiono dolore ed instabilità cronica. Nozioni anatomiche La stabilità di un articolazione dipende dai vincoli intrinseci costituiti dalla configurazione ossea e dal contenimento attivo e passivo dei tessuti molli. La caviglia, in posizione neutra è abbastanza stabile perché la porzione anteriore della troclea dell’astragalo, che è più ampia, è stretta nel mortaio tibioperonale. Durante la flessione plantare, nella cavità articolare tibioperonale, viene a trovarsi la parte posteriore dela troclea dell’astragalo, che essendo più stretta a maggiore spazio a disposizione, ciò consente movimenti di lateralità e in particolare di supinazione. Il contenimento attivo dei tessuti molli dipende dall’unità muscolo tendinea coinvolta nel movimento e nel sostegno dell’articolazione! Tuttavia, l’astragalo, non avendo inserzioni tendinee , deve fare affidamento, in modo indiretto, sull’azione muscolare che agisce sulle ossa adiacenti. Il sostegno passivo è garantito dai legamenti mediali, laterale posteriore e dalla sindesmosi. Il complesso legamentoso
laterale è la struttura maggiormente coinvolta nelle distorsioni della
caviglia. I tre componenti principali del del complesso legamentoso
sono, il legamento
astragalo-peronale-anteriore (LAPA), Il legamento
calcaneo-peronale (LCP), il legamento astragalo-peronale-posteriore
(LAPP). Il
LAPA
è rilasciato in posizione neutra e teso nella flessione plantare: è il
primo freno alla supinazione nella flessione plantare. Anche il
LCP,
è rilasciato in posizione neutra, ma è teso in
dorsi flessione.
I più comuni infortuni della caviglia comprendono lo strappo isolato del LAPA, seguito dallo stappo combinato del LAPA e del LCP. Il meccanismo della lesione è di solito una supinazione del piede in flessione plantare; queste distorsioni dette del legamento collaterale si distinguono in: 1° grado, o distorsione leggera della caviglia, il legamento viene solo stirato e non compaiono lesioni macroscopiche ; è presente una modesta tumefazione o dolorabilità, il danno funzionale è assente e non compare instabilità articolare. Nelle distorsioni di 2° grado, o moderata, vi sono una parziale rottura del legamento con moderata tumefazione e dolorabilità, una certa perdita della funzione articolare e una lieve instabilità. Nella distorsione di 3° grado, o grave, vi è rottura completa dei legamenti (LAPA e LCP) con tumefazione importante echimosi e dolorabilità, incapacità di sostenere il peso sull’arto e instabilità meccanica dell’articolazione. Nel prossimo articolo tratteremo le tre fasi fondamentali per una corretta riabilitazione. Condividi
Staff myspecialtrainer.com |
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