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Allenandomi al meglio, posso diventare un campione? Fino a quando posso migliorare il mio tempo?
La risposta alla prima è
semplice chiara e scientifica:
se non si è
stati geneticamente concepiti per determinate prestazioni, non si
diventerà mai
un campione! La seconda è un po’ più delicata con diverse variabili. Prendiamo spunto da una gara classica i 10.000 metri piani, una distanza ottima, anche per concepire un training salutistico, molto frequentata dai corridori amatori nelle gare su strada. Creiamo un soggetto a caso e doniamogli un’identità fittizia, lo chiameremo Marco: pesa 78 kg, è alto 1,80 m, ha 35 anni, gode di buona salute e si allena alla corsa circa 3 volte a settimana senza ricorrere a tabelle particolari, il suo personale fino ad adesso è di 42 minuti nei 10000 metri piani. Si allena da un paio di anni costantemente e gareggia con regolarità; da giovanissimo solo un po’ di nuoto. Quando può migliorare Marco sui 10000 metri? Tanto, allo stato delle cose, ed il perché è presto che spiegato. Non ha ottimizzato parecchi parametri, valori che se non ottimizzati non consentono al soggetto di esprimersi al meglio del suo limite potenziale genetico. Facciamo due conti dopo un anno dedicato al miglioramento di questi parametri, mettiamo il runner, Marco, nelle condizioni ideali.
Dopo un anno in cui: il peso è
stato ottimizzato, da 78 kg
a 68 kg, ciò l’ha fatto migliorare di
20’’ al Km, già siamo sui 38’40’’. Ottimizzato è stato anche l’allenamento, 6 uscite alla settimana al posto di 3, ben distribuite come intensità e quantità, ciò l’ha fatto migliorare di 12’’ al km, già siamo sui 36’40’’. Un anno di allenamento in più, la maturazione atletica (che avvieni in circa 3-4 anni di allenamento poi si stabilizza) apporta le sue migliorie, ciò l’ha fatto migliorare di 5'’ al km, già siamo sui 35’50’’. Una tabella ben modulata (ed una sana educazione all’allenamento) fatta eseguire ad arte dal tecnico lo migliora ancora di 2-3 secondi al km, siamo sui 35’20’’. Siamo partiti da 42 minuti e abbiamo avuto un miglioramento di circa 6’40’’ in un anno, di cui solo 30’’ appartengono alla bravura del tecnico (rimando all’articolo “Una tabella magica non esiste”). Continuando gli allenamenti è passato un altro anno: con tutti i parametri ben messi, il suo personale è ora di 35’18; ora possiamo rispondere alla domanda con una certa precisione: quando può migliorare Marco sui 10000 metri? Anche se tale atleta aveva (per ipotesi non remota) una predisposizione genetica che valeva, per es. 34 minuti sui 10000 metri piani, molto difficilmente potrà ottenerla a 37 anni: l’età che avanza, gli infortuni (aumentando le quantità e la qualità del training si amplifica il rischio), i fattori ambientali, famiglia, impegni, lavoro ecc. E’ però possibile avvicinarci (che non vuol dire 34’01’’ ma anche 35' - 36’ - 37’ - 38' minuti) al tempo limite marcato dalla genetica anche divertendosi, con passione e saggezza. L’importante è capire che, una volta ben ottimizzati al gesto atletico ed allenati, un minuto o due in più non cambia nulla (questo dovrebbe essere l’obiettivo di ogni runner amatoriale, in sintesi non cercare di oltrepassare quello che non può essere oltrepassato, capire i propri limiti)! E’ una pura utopia, per Marco, pensare di correre 10000 in 31 minuti, tanto per fare un esempio non elegante, non ci riuscirebbe neanche affidandosi malvagiamente ed illegalmente a cicli di doping evoluti. Condividi Staff myspecialtrainer.com |
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