|
Effetti negativi sul muscolo dell’atleta delle
principali patologie endocrine. Ipertiroidismo.
La maggior parte dei
pazienti-atleti ipertiroidei presenta qualche segno di miopatia. La
debolezza muscolare, che si sviluppa generalmente in modo graduale, può
variare da un quadro moderato (modesta ipotrofia muscolare con facile
esauribilità) a uno grave che può essere accompagnata talora da grave
ipotrofia muscolare.
La debolezza e l’ipotrofia interessano principalmente i muscoli
prossimali e determinano difficoltà a salire le scale, alzarsi in piedi
dalla posizione sdraiata o seduta, pettinarsi, salire su uno sgabello,
allungare le braccia sopra la testa ecc..
La miopatia può colpire anche i muscoli respiratori e quelli oro –
faringei, determinando raucedine e difficoltà a deglutire. Talvolta si
può avere oftalmoplegia, con difficoltà a rivolgere lo sguardo verso
l’alto.
Studi
recenti condotti in soggetti affetti da morbo di Graves – Basedow
associato a oftalmopatia hanno descritto le complesse alterazioni alla
base dell’infiammazione muscolare locale e sistemica (rottura delle
miofibrille, coinvolgimento del collagene, rilascio di interleuchina-6,
bradichinina, istamina, alterazione del sistema di alterazione del
calcio intracellulare ecc.) che determinano asimmetria facciale, (con
deviazione dell’asse interpupillare) e asimmetria della postura (con
rotazione assiale delle gambe e dei piedi).
Diversamente di quando si osserva in corso di ipotiroidismo, la
debolezza muscolare del soggetto ipertiroideo sembra essere dovuto ad
una patologia funzionale piuttosto che a una vera e propria miopatia. In
alcuni pazienti soprattutto di razza asiatica, si può avere una
debolezza muscolare che ricorda per certi versi la paralisi familiare
periodica ipokaliemica, con attacchi che possono essere scatenati da
alcuni cibi, etanolo o infusione di glucosio o insulina.
Spesso può essere evidente una iper riflessività tendinea profonda,
caratterizzata da una accelerazione sia da una fase di contrazione che
di quella di rilassamento, con presenza di un clono non prolungato.
Il tremore è un sintomo caratteristico e frequente, tipicamente limitato
alle mani ed alle dita. I movimenti sono rapidi, uniformi, di piccola
ampiezza, per cui l’esecuzione di movimenti che richiedono una fine
coordinazione può risultare difficoltosa. L’elettromiografia può
evidenziare una riduzione della durata e/o dell’ampiezza media del
potenziale d’azione e, a volte, la presenza di potenziali polifasici
(peraltro non specifici). La biopsia evidenzia atrofia sia delle fibre
muscolari di tipo 1 che quelle di tipo 2. Fibrosi, degenerazione ed
infiltrazione grassa.
Condividi
Staff myspecialtrainer.com
|