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Demagogia & dimagrimento
Un connubio infelice che genera un business
miliardario.

Quando si decide di perdere peso e si inizia una ricerca per realizzare
quest’obiettivo ecco aprirsi un panorama d’infinite tecniche, consigli,
decine di migliaia di siti internet, (compreso questo), riviste; insomma
un turbinio d’informazioni che lasciano, nella migliore delle ipotesi,
dubbiosi sul da farsi.
Il dimagrimento, di un soggetto in sovrappeso, coincide anche con il
miglioramento estetico dell’individuo stesso secondo i canoni che la
società ci detta, forviandoci nella maggior parte dei casi.
Quanti, tra quelli che decidono di dimagrire, pongono la salute come
priorità in luogo del mero risultato estetico? Pochissimi!
Con la corsa al fitness si può diventare facili prede di un trabocchetto
efficiente e ben conosciuto da chi fa marketing: vendere “salutari
protocolli dimagranti” facendo leva, più che sulla salute, su uno dei
sette peccati capitali: la vanità.
La vanità non ha sesso e non ha età ma tuttavia ha degli stadi con picchi
massimi, medi e minimi.
Chi di noi non conosce un amico o parente che dopo il matrimonio è
ingrassato in maniera esponenziale, quasi irriconoscibile dal belloccio
celibe qual era? Cosa gli è successo?
Ha sposato un discepolo/a di Gualtiero Marchesi? Ha scoperto il piacere
delle belle mangiate a trent’anni? La vita coniugale lo ha sconvolto a tal
punto che ha affogato i dispiaceri nel cibo?
No, niente di tutto ciò, il nostro amico ingrassa perché è in uno stato in
cui il suo picco di vanità è medio/minimo e, con ogni probabilità, il suo
essere carino e magro da celibe (aveva coltivato una grande vanità) era il
risultato di restrizioni e quei chili in più che oggi affiorano erano
latenti e facevano parte del suo io più sincero.
Quando si va a “caccia” dell’anima gemella (rimaniamo nel
sentimentale, ma la regola vale ogni volta che ci si deve rialzare) ogni mezzo sembra essere
lecito: le menzogne, quel manifestarsi all’altro(a) in modo ineccepibile,
recitando dei veri e propri copioni, dettati da quello che l’altro(a)
pensiamo si aspetti da noi; il frequentare palestre e mangiare poco per
essere più “belli” possibile… Il tutto per attirare l’altro verso di noi;
una volta che la fatidica conquista avviene si ha un senso di
rilassatezza, le strategie perdono quota e la parte più vera di noi viene
fuori, compresa la pancetta.
Niente d’innaturale o di patologico, è il gioco della vita nell’alternanza
degli “equilibri” dell’apparire. Ecco un motivo per il quale sorrido
quando sento predicare l’equilibrio alimentare per restare in perfetta
forma. Per farla breve, se il soggetto sopraccitato perde il compagno/a,
deve rimettersi in gioco, riprovarci: di nuovo a dieta, palestra, vestiti
al top, locali in… torna predominate l’apice della vanità.
I soggetti all’apice della vanità, specie chi sente il bisogno di
rimettersi in gioco e tornare come un tempo, costituiscono la fetta più
appetibile per chi vende protocolli o meglio illusioni dimagranti.
L’idea di poter essere più belli, con meno rinunce possibili, fa gola a
tutti ma la saggezza sta nel non farsi prendere in giro con soluzioni al
limite della truffa!
Preferisco il soggetto che fa sacrifici (rinunce alimentari) al credulone
che compra la pillola da prendere prima di coricarsi o la pancera sciogli
grasso.
Se pratico una corretta attività fisica, mangio in modo saggio, sono alto
173 e peso
77 kg,
probabilmente questo è il mio peso genetico, se voglio scendere il mangiar
bene non basta, devo ridurre le calorie cosi ostenterò un fisico scolpito
da 72 kg, che però non durerà; non importa, almeno ho ottenuto quella
parvenza che la vanità di picco massimo richiedeva, e non ho speso soldi
in ingannevoli prodotti.
E’ doveroso a questo punto dire: se
proprio volete dimagrire, per esaltare il Vostro ego, limitate le calorie
ma evitate di non tenere l’alimentazione bilanciata; proteine, grassi e
carboidrati devono essere presenti, in maniera scientifica, pena patologie
più o meno gravi. MANGIATE DI TUTTO MA POCO.
Colui o
colei, che ricomincia per la seconda o terza volta un processo di
“abbellimento” è un buon cliente per i virtuosi del marketing del
dimagrimento.
Più l’età del soggetto è avanzata maggiori difficoltà incontrerà nel
cercare di ottenere ciò che si è prefisso, esponendosi così ai mille
pericoli derivanti da inutili “scorciatoie”.
Perché si può guadagnare
facendo demagogia?
Semplice, perché un’abbondante fetta della popolazione è ignara di come
avviene un processo dimagrante e la forte voglia di tornare in forma, in
fretta e senza troppi sacrifici, è dirompente; la vanità è al top.
Un paio di giorni fa, ho visto trasmettere da un’emittente televisiva
nazionale uno spot su un fantomatico pantalone aderente, che se indossato
per un tot di tempo, avrebbe ridotto il giro vita, facendo sparire la
cellulite. Un vero portento. Lo slogan usato per giunta era scandito dalle
abili parole di un famosissimo presentatore tv. Come faccia un pantalone a
far snellire-dimagrire non voglio nemmeno pensarlo (roba da matti!!!), ma
se penso invece a quante persone, ignare di comprare un oggetto inutile e
quindi di essere truffate, hanno telefonato e speso soldi, ho risposto al
quesito sopra proposto.
Se appaio in tv e dico che sono stato rapito dagli ufo passo per infermo
mentalmente e, al limite, simpatico; se invece sono un volto famoso e dico
che per dimagrire non c’è cosa migliore che utilizzare quella
pillola tre volte al giorno, esaltandone le peculiarità dei componenti,
citando termini come il famoso brevetto eccetera eccetera, faccio
demagogia a scopo di lucro, ovviamente.
Definizione della
parola DEMAGOGIA:
Tecnica politica che consiste nell'ottenere il
pieno appoggio del popolo eccitandone i sentimenti più irrazionali (la
paura o l'odio nei confronti di un nemico vero o immaginario, la speranza
di ottenere beni promessi ecc.). Nel linguaggio politico antico indica una
vera e propria forma di governo che, secondo Platone, Aristotele e
Polibio, derivava dalla degenerazione della democrazia ed era a sua volta
destinata a tramutarsi in tirannide o in anarchia.
Concludo dicendo che se desiderate una forma migliore, affidatevi ad un
professionista certificato e di solidissima esperienza e competenza. Egli
Vi aiuterà educandovi ad un’autocoscienza alimentare e sportiva, la più
scientifica possibile. Non Vi venderà fumo, ma dati certi e rigorosi, e
questo nel mondo di oggi è un risultato più che apprezzabile.
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